Tremonti non finisce di stupirmi.
Trovo fantastica la trovata di dare in concessione le spiagge per 90 anni.
È un modo magnifico per rimettere a posto il terzo debito pubblico mondiale, di cui il ministro si lamenta un giorno sì e l'altro pure.
Il demanio incasserà la bellezza di 1000 Euro al mese per ciascuno stabilimento balneare da 10.000 metri quadrati.
Se affittassi allo stesso prezzo per cento anni i cento metri di casa mia, mio figlio mi farebbe ricoverare in un ospizio.
La commissione Europea ha messo in dubbio che la decisione violi le norme sulla concorrenza, ma il ministro per l'ambiente Prestigiacomo ha spiegato che non si mira a ledere la concorrenza, ma solo a rafforzare i monopòli nazionali.
Naturalmente la Prestigiacomo non è competente in materia di concorrenza, ma di ambiente, come del resto si era capito da questa sua dichiarazione.
Certo questa stessa dichiarazione fa nascere anche il dubbio se sia competente di ambiente.
Purtroppo c'è poco da ridere.
Se fossi un investitore internazionale, a questo punto lascerei perdere l'Italia e punterei decisamente sulle spiagge del nord Africa che presto vivranno una nuova stagione con la rinascita democratica.
Lì le spiagge sono pulite e il mare splendido, la stagione dura quattro mesi di più, il lavoro costa la metà, i cibi sono saporiti e con la creazione di nuovi aereoporti e voli low-cost ci si possono portare turisti da tutta Europa tutto l'anno.
I monopolisti romagnoli, versiliesi e ostiensi resteranno solo con i loro bagnanti domenicali da immergere nelle mucillaggini.
Contenti loro, Pretigiacomo e Tremonti col suo debito pubblico in crescita.
Oops! Ora capisco: al mare non ci si va per il mare ma per i megawatt, i megashow, i megasballi.
Ma allora perché distruggere le coste? Tanto varrebbe impiantare discoteche in capannoni di aree industriali dismesse.
Bring Back Normalization With Cuba
1 day ago
No comments:
Post a Comment