Tuesday, June 26, 2012

sexy science

La commissaria europea all'innovazione Marie Gheoghegan Quinn ha pensato di promuovere una maggiore partecipazione alla scienza della donne con questo spot (gli esperti dicono che sia costato oltre 100 mila Euro):



L'idea mi è piaciuta talmente che ho pensato che se ne potrebbe fare uno simile per invogliare i maschi a dedicarsi alla scienza.
Questa la scenenggiatura dello spot: un gruppo di bei ragazzi in pantaloncini da calcio palleggia al ritmo di "Macho Man" dei Village People, ed entra palleggiando tra gli alambicchi di un laboratorio, dove un'allampata direttrice depone gli occhiali e li guarda con uno sguardo tra lo stupito e il compiaciuto.


Vedansi anche i commenti al filmato di Monica Lanfranco che riporta anche una commovente conversazione con Rita Levi Montalcini:

La Montalcini ad un certo punto dichiara che per fare la scienziata ha dovuto rinunciare a fare la madre e la moglie.
Non dice quanto le sia costato, ma è evidente che un impegno serio per eccellere nella scienza richiede una dedizione totale. Questo sarebbe il messaggio onesto e veritiero da dare ai giovani, non quello di una attività giocosa o spettacolare.
Abbiamo certo bisogno di donne nella scienza, ma soprattutto di giovani in generale che la considerino una sfida intellettuale a cui dedicarsi con determinazione.
Il successo nella scienza viene con l'impegno, non facendo carriera con le pregiudiziali o con le raccomandazioni.


Saturday, June 23, 2012

spudoratezza formigonica

Ho appena sentito Formigoni dichiarare:
  1. non ho ricevuto avvisi di garanzia, quindi non sono indagato.
  2. non mi dimetto perché le accuse su di me sono inconsistenti.
Se è in grado di affermare che le accuse sono inconsistenti significa che ha letto le accuse contenute nell'avviso di garanzia.

Sunday, June 10, 2012

il topolino di Passera

Il governo Monti è sull'orlo di una crisi per la mancata presentazione del Decreto Sviluppo. Si dovrebbe trattare della misura chiave per uscire dalla crisi rilanciando l'economia di un paese che non cresce da 15 anni. Il ministro Passera dice di averci lavorato per mesi e dichiara che lo porterà a casa entro l'estate, come se fosse un cagnolino dopo la pipì ai giardinetti.
Ho cercato di capire in cosa consisteranno queste misure miracolose e costose, visto che il ministro dell'Economia lo ha bloccato per mancanza di copertura.
Ho cercato negli archivi del Sole 24Ore, il quotidiano finanziario più letto in Europa.
Ne ho trovato solo alcuni accenni misteriosi (si parlava prima di uno sconto del 30% sulle tasse per investimenti in ricerca), poi ridimensionati.
Il massimo dettaglio è riportato in questo articolo, in cui si dice che il bonus per la ricerca riguarda solo l'assunzione di giovani dottori di ricerca con mille cavilli e distinguo, per un impatto totale valutato in 25 milioni.
25 milioni?
Ma stiamo scherzando?
Le banche spagnole chiedono un sostegno di 100 miliardi all'Europa per non fallire e noi pensiamo di rilanciare un paese con il 35% in più di abitanti con 25 milioni?
Se è così questo ci dà la misura della baratro in cui siamo (altro che orlo del baratro), a malapena un governo riesce a trovare in sei mesi una cifra che è solo il doppio di quella che gli italiani
hanno raccolto in pochi giorni con gli SMS per aiutare i terremotati dell'Emilia.

Dopo il topolino di Monti sui pagamenti dei debiti della PA, il topolino di Passera (senza allusioni o illusioni) sulla crescita.

Aggiornamento
Sempre misteriosi i dettagli anche sulla versione rivista del decreto.

Altro Aggiornamento
Dalle ultime indiscrezioni, gli importi sembrerebbero fortunatamente ben superiori.

I dubbi restano
Molti commentatori sollevano però dubbi sull'efficacia del provvedimento.
Secondo Mario Riva, il vero impegno finanziario del governo è di poche centinaia di milioni (come strilla anche segretario del Pdl Alfano), e dubita che questo possa creare quel volano da 80 miliardi che ventila il ministro Passera. Altrettanto dubbio è che si riescano a vendere immobili per 10 miliardi o che gli sgravi fiscali sulle ristrutturazioni (che già ci sono), possano rilanciare l'edilizia. Lo stesso dicasi sui bond per project financing delle infrastrutture che era stato persino preventivamente criticato da Alesina e Giavazzi sul Corriere. Sembra che ancora una volta si punti su soluzioni antiche (mattone e strade), anziché operare come si dovrebbe fare nel terzo millennio verso l'innnovazione e le nuove tecnologie.
Dare un piccolo obolo a qualcuno in sofferenza economica e che ha paura di rischiare non cambierà nulla. Sarebbe come quando dare qualche Euro a un marocchino: lui lo prende e ringrazia e continua a fare come prima, non pensa certo a crearsi un altro mestiere.
Qui ci vorrebbe una maggiore inventiva, come quella dei microprestiti del premio Nobel Yunus, che hanno avuto successo nel terzo mondo.
Bisogna fare cambiare il clima e l'aria che la gente respira, un clima in cui la gente possa vedere una speranza attraverso il proprio impegno e la capacità di cogliere opportunità usando il proprio ingegno.
Fare lavoretti in casa, chiudere i cantieri della Salerno-Reggio Calabria non sono misure di questo genere.
Speriamo ci sia qualcosa di buono nell'Agenzia Digitale.

Finale in ridere
Persino il WSJ ritiene la manovra inadeguata e lo fa prendenola sul ridere: Employment, Italian style.

Wednesday, June 06, 2012

delusione sorgenia e MPS

Ho commesso qualche mese fa l'errore di accettare l'invito da una operatrice di un call Center di passare a Sorgenia per la fornitura di energia elettrica.
La signorina sosteneva che Sorgenia utilizza il 90% di energia rinnovabile nelle sue forniture. Le ho detto che non mi pareva possibile, forse intendeva che il 90% di quelle che produce direttamente provengono da energie rinnovabili, ma che certo non può coprire il 90% del fabbisogno con energie rinnovabili, non nel prevedibile futuro quantomeno.

Comunque aveva promesso di inviarmi della documentazione che a quanto pare sottointendeva la mia adesione e quindi mi sono trovato iscritto.

Poco tempo fa mi è arrivata una bolletta di circa 400 Euro, che si riferisce alla fornitura in uno scantinato dove normalmente il consumo è nullo. L'importo è stato addebitato automaticamente sul mio conto.
Dopo essermi scervellato un po' per capire cosa fosse successo e fatte le opportune verifiche all'impianto e al contatore, ho chiamato stamane Sorgenia.

L'operatore mi ha detto che c'era stato un errore e mi avrebbero stornato i 400 Euro dagli importi delle bollette successive.
Gli ho spiegato che avendo consumi nulli ci sarebbero voluti anni prima di tornare in pari.
Lui però ha insistito che le loro norme non prevedono i rimborsi.
Gli ho fatto notare che la situazione non è accettabile, e crea una asimmmetria: io consento a loro di prelevare dal mio conto, ma loro dovrebbero rifondere sul mio conto i crediti. Cosa che fanno altri operatori come mi è capitato di recente ad esempio con Vodafone.
Tra l'altro, trattandosi di un errore loro, riconosciuto da loro stessi, non vedo perché debba essere io a subirne le conseguenze.
L'operatore sosteneva di non poterci fare nulla e al massimo mi suggeriva di fare un reclamo per raccomandata all'Ufficio Reclami di Sorgenia.
Ho ribadito che non avevo tempo da perdere e che temevo mi avrebbero dato la stessa inaccettabile risposta.

Allora gli ho chiesto cosa sarebbe successo se avessi disdetto il servizio.
In questo caso mi sarebbe stato mandato un assegno per pareggiare il debito.
L'ho ringraziato per avermi suggerito una soluzione.
Poi mi è sorto il dubbio: in Sorgenia sono passato disdicendo Enel con una semplice telefonata, perché non posso disdire Sorgenia con una altrettanto semplice telefonata?
Allora l'operatore ha ammesso che se mi rivolgessi ad un altro operatore, sarebbe lui ad occuparsi della disdetta e della pratica, senza che io debba fare nulla.

L'ho ringraziato di nuovo, questa è la soluzione migliore ed è quella che ho adottato.
Sono andato sul sito enel.it, ho riempito un modulo online con i dati della fornitura e sono passato a Enel senza raccomandate, proteste agli uffici reclami o quant'altro.

La vicenda comunque mi offre una grande ispirazione per fare quattrini a palate.
Basta aprire un servizio qualunque, offire ai clienti sconti clamorosi, poi mandargli bollette di importi stratosferici.
Perché limitarsi a 400 Euro?
Basta trovare un cliente più facoltoso e addebitargli 100.000 o 1 milione di Euro.
Quando quello protesta, ci si scusa e si dice che gli si daranno i soldi indietro a 10 Euro al mese.

Intanto noi andiamo alle Bahamas a festeggiare i soldi in banca e a lucrare su interessi e altro.

Purtroppo questa vicenda spiega ancora una volta come in questo paese il mercato non funziona: gli operatori pensano solo a come turlupinare i clienti anziché a come migliorare i loro servizi per conquistarsi clientela.

PS2.
Questa inchiesta riporta come spesso gli utenti vengono catturati a loro insaputa.

PS.
Nello stesso giorno ho chiuso il conto in banca al Monte dei Paschi di Siena.
Da una settimana non riuscivo ad accedere al servizio di banking online, con rimpalli dal servizio assistenza alla filiale avanti e indietro.
Tra l'altro per il servizio mi viene fatto pagare un canone mensile, quando invece dovrebbero essere loro a pagarmi per il risparmio sul personale di sportello.
Quando il direttore ha saputo delle mie intenzioni, è venuto a chiedermi se poteva fare qualcosa per me.
Gli ho detto che era da anni che segnalavo disfuzioni e carenze dei loro servizi, e non mi avevano mai ascoltato.
Ad esempio avevo protestato contro la loro prassi di fare pagare il 5% sull'importo di certi bonifici: cosa priva di senso in quanto tutto avviene in forma elettronica e la differenza di sforzo da parte loro è di battere una cifra in più sulla tastiera.
Quando gli avevo fatto notare che un'altra banca da cui mi servivo applicava un costo fisso, indipendentemente dall'importo, ha risposto che loro sono una banca che opera da 600 anni, e non va confrontata con le nuove banche.
Ultime parole famose, MPS è sull'orlo del fallimeto e sarebbe già fallita se non fosse che è considerata una banca di interesse nazionale.
Purtoppo i dirigenti non capiscono, e cercare di spiegare a loro cosa sbagliano è tempo sprecato.
Mi ci sarebbe voluta mezz'ora per elencare tutte le mie lamentele, ma ho ripetuto al funzionario che sarebbe stato tempo perso per me e per loro: le loro magagne le dovrebbero conoscere meglio di me e se non lo sanno, ripetergliele non serve a nulla, visto che non mi danno retta.