Sunday, June 10, 2012

il topolino di Passera

Il governo Monti è sull'orlo di una crisi per la mancata presentazione del Decreto Sviluppo. Si dovrebbe trattare della misura chiave per uscire dalla crisi rilanciando l'economia di un paese che non cresce da 15 anni. Il ministro Passera dice di averci lavorato per mesi e dichiara che lo porterà a casa entro l'estate, come se fosse un cagnolino dopo la pipì ai giardinetti.
Ho cercato di capire in cosa consisteranno queste misure miracolose e costose, visto che il ministro dell'Economia lo ha bloccato per mancanza di copertura.
Ho cercato negli archivi del Sole 24Ore, il quotidiano finanziario più letto in Europa.
Ne ho trovato solo alcuni accenni misteriosi (si parlava prima di uno sconto del 30% sulle tasse per investimenti in ricerca), poi ridimensionati.
Il massimo dettaglio è riportato in questo articolo, in cui si dice che il bonus per la ricerca riguarda solo l'assunzione di giovani dottori di ricerca con mille cavilli e distinguo, per un impatto totale valutato in 25 milioni.
25 milioni?
Ma stiamo scherzando?
Le banche spagnole chiedono un sostegno di 100 miliardi all'Europa per non fallire e noi pensiamo di rilanciare un paese con il 35% in più di abitanti con 25 milioni?
Se è così questo ci dà la misura della baratro in cui siamo (altro che orlo del baratro), a malapena un governo riesce a trovare in sei mesi una cifra che è solo il doppio di quella che gli italiani
hanno raccolto in pochi giorni con gli SMS per aiutare i terremotati dell'Emilia.

Dopo il topolino di Monti sui pagamenti dei debiti della PA, il topolino di Passera (senza allusioni o illusioni) sulla crescita.

Aggiornamento
Sempre misteriosi i dettagli anche sulla versione rivista del decreto.

Altro Aggiornamento
Dalle ultime indiscrezioni, gli importi sembrerebbero fortunatamente ben superiori.

I dubbi restano
Molti commentatori sollevano però dubbi sull'efficacia del provvedimento.
Secondo Mario Riva, il vero impegno finanziario del governo è di poche centinaia di milioni (come strilla anche segretario del Pdl Alfano), e dubita che questo possa creare quel volano da 80 miliardi che ventila il ministro Passera. Altrettanto dubbio è che si riescano a vendere immobili per 10 miliardi o che gli sgravi fiscali sulle ristrutturazioni (che già ci sono), possano rilanciare l'edilizia. Lo stesso dicasi sui bond per project financing delle infrastrutture che era stato persino preventivamente criticato da Alesina e Giavazzi sul Corriere. Sembra che ancora una volta si punti su soluzioni antiche (mattone e strade), anziché operare come si dovrebbe fare nel terzo millennio verso l'innnovazione e le nuove tecnologie.
Dare un piccolo obolo a qualcuno in sofferenza economica e che ha paura di rischiare non cambierà nulla. Sarebbe come quando dare qualche Euro a un marocchino: lui lo prende e ringrazia e continua a fare come prima, non pensa certo a crearsi un altro mestiere.
Qui ci vorrebbe una maggiore inventiva, come quella dei microprestiti del premio Nobel Yunus, che hanno avuto successo nel terzo mondo.
Bisogna fare cambiare il clima e l'aria che la gente respira, un clima in cui la gente possa vedere una speranza attraverso il proprio impegno e la capacità di cogliere opportunità usando il proprio ingegno.
Fare lavoretti in casa, chiudere i cantieri della Salerno-Reggio Calabria non sono misure di questo genere.
Speriamo ci sia qualcosa di buono nell'Agenzia Digitale.

Finale in ridere
Persino il WSJ ritiene la manovra inadeguata e lo fa prendenola sul ridere: Employment, Italian style.

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