Friday, December 24, 2010

Chi Vespa mangia la foglia

L'altra sera mi sono commosso per il povero Bruno Vespa!

Poveretto, si è accorto che Berlusconi mente, persino a lui!
In uno studio vuoto, Vespa ha raccontato come dal 1/1/2011 gli aquilani dovranno ricominciare a pagare le tasse.
Ma come, dice Vespa? Ai terremotati del Friuli e delle Marche sono state concesse proroghe ben più lunghe.
Pertanto Vespa ha convocato Berlusconi e davanti a non so quale pubblico gli ha chiesto:
"Non pensa che gli aquilani debbano godere almeno delle stesse agevolazioni di altri terremotati?"
Va da sè quale è stata la risposta di Berlusconi a una domanda retorica di questo tipo.
Naturalmente gli uffici di Tremonti non tengono conto delle dichiarazioni di Berlusconi a Vespa.
Per questo Vespa piangeva come un bambino a cui hanno rotto il giocattolo.
Pensava che i maggiordomi comandassero i loro signori, invece il loro ruolo è di tenere a bada la servitù, mestiere che Vespa svolge benissimo.

Sunday, December 19, 2010

State buoni, se potete

Odifreddi ha sollevato la questione: si può uscire da una crisi come quella attuale, dove chi la subisce non solo non viene ascoltato, ma viene anche offeso e dileggiato, senza violenza?
Se la maggioranza non capisce o trascura problemi insostenibili della minoranza, la democrazia si trasforma in dittatura della maggioranza e mostra la corda.
Quando la minoranza oppressa non ha più nulla da perdere, difficile che dia retta all'invito di Filippo Neri.

Wednesday, December 15, 2010

Quel che Fini non sa

Da prima dell'estate, quando è cominciata la manfrina di Fini e del suo ripensamento su Berlusconi e sul PDL, ponevo a tutti questa domanda:
Cos'è che Fini sa e che noi non sappiamo?
Infatti, o Fini sapeva che sarebbe capitato qualcosa di grosso che avrebbe scalzato Berlusconi, o lui si stava semplicemente suicidando politicamente.
Ieri ho avuto la risposta: Fini non sapeva niente.

Ma la cosa che più mi ha irritato è che in questi mesi tutti, ma proprio tutti, si siano messi a disquisire, ma cosa farà Fini, ma il governo cadrà, ma con chi si alleerà questo e quest'altro.
Mentre l'economia del paese arretrava e Tremonti si dedicava al gioco delle tre carte per convincere gli investitori che l'Italia non è l'Irlanda, ogni giornalista, politico o conduttore televisivo si baloccava su questioni irrilevanti, o meglio su intrighi di palazzo.
Cosa ci voleva per capire che Berlusconi non se ne sarebbe andato?

Il disgusto per me era tale che ho smesso di guardare la tv.

Mario Monicelli lo sapeva e per questo se ne è voluto andare prima: "da questa situazione se ne esce solo con una rivoluzione".

Tuesday, December 14, 2010

In-Compatibility View

Sull barra di IE 8 è apparso (forse c'era anche prima, ma non l'avevo notato) un bottone con un'immagine di una pagina rotta, il cui baloon dice:
Compatibility mode: websites designed for older browsers will look better ...
Ciò mi ha fatto pensare che le mie pagine non fossero scritte correttamente, ma non sono riuscito a capire quale fosse il problema.

Alla fine ho cercato spiegazioni e trovato questa pagina, che mi ha confuso ancor più le idee.
Dai commenti alla pagina, non sembro essere il solo.
Uno dei più benevoli dice
I'll keep an open mind about this feature until I personally experience it with IE8, but this seems like a confuser for sure.
mentre un altro:
So, basically, the fact that IE was "Broken", is now a "Feature" in IE8?
Ironically, il bottone appare in quella stessa pagina.
Almeno avessero scritto sul bottone:
Enable Compatibility Mode
In breve, cosa dovrei fare?
Semplicemente ignorare la questione, mandare MS a quel paese, farmi 4 risate?

Monday, December 13, 2010

Mono-Chrome

La mano destra non sa quello che fa la sinistra.
Visitando il Google Code Playground viene richiesto di installare il Google Chrome Frame per poter usare Internet Explorer.
Dopo l'installazione, se apro il Google Calendar, mi dice che il browser che uso non è supportato :-(

Friday, December 03, 2010

Grande appoggio alla riforma Gelmini

Mi è capitato di ascoltare in diretta TV la dichiarazione di voto del capogruppo del PdL Farbizio Cicchitto prima della votazione sul disegno di legge Gelmini di riforma dell'università.
In tutto il discorso l'unica motivazione di merito addotta era l'editoriale sul Corriere di Francesco Giavazzi che, pur criticando la legge, afferma che "la legge Gelmini è il meglio che oggi si possa ottenere data la cultura della nostra classe politica".

Il resto del discorso di Cicchitto conteneva solo una serie di critiche all'opposizione, con frasi del tipo: "è inutile che Bersani salga sui tetti, non sarà mai un abile affabultore come Nichi Vendola, nemmeno se si mette l'orecchino".

Se un capogruppo ha solo argomenti di questo tipo per approvare a una legge, vuol dire proprio che non riesce a trovarne di migliori e ha sprecato comunque un'occasione per spiegare a milioni di persone, compresi tutti gli studenti che manifestano in questi giorni, quali sarebbero dei buoni motivi per approvarla.

Ma soprattutto Cicchitto ci ha fatto vedere a quale livello di squallore è sceso il dibattito parlamentare, che invece di argomentare nel merito dei problemi, è solo infarcito di offese e di attacchi personali.
Ci vorranno decenni per poter disintossicare il parlamento e la TV da questa epidemia e poter reimparare a svolgere dibattiti civili e di merito.

Addio a Monicelli

Come dice Estrellita:
[Mario Monicelli] Ha lasciato tanti messaggi in eredità ai giovani e ha detto tante amare verità: "Italiani codardi, come con Mussolini, hanno sempre bisogno di affidarsi a qualcuno che pensi per loro". "Ci vorrebbe una rivoluzione". Forse le tue parole non sono state vane, Grande Mario, le cronache di questi giorni ci parlano di giovani che reagiscono. Hai detto anche: "La speranza è una trappola inventata dai padroni" e avevi ragione. Non si può vivere di speranza, bisogna combattere. Come diceva il Che "La libertà non si chiede, la si prende". Coerente fino alla fine: niente funerali, solo un saluto.
Un altro grande italiano che se ne va, dopo Enzo Biagi e Indro Montanelli, che hanno cercato di spiegare agli italiani cosa vuol dire vivere con dignità e restare fedeli ai grandi ideali di libertà e giustizia.