Sunday, January 15, 2012

Costa Concordia

Questo video mostra il percorso della Costa Concordia fino all'affondandamento:
Incredibilmente secondo SeeNews la nave sarebbe passata in mezzo ai due scogli di Le Scole, ad una profondità di circa 10m, insufficiente per una nave che pesca 8.5 m.

chiarezza su grasso e proteine

Mi fido sempre poco di ciò che riportano i giornali a proposito di diete, anche quando riferiscono studi scientifici.
L'ultimo esempio è questo articolo di Repubblica, che spiega in modo incontrovertibile, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, che: 
un regime alimentare povero di proteine fa aumentare la massa grassa

una dieta in cui si assumano poche proteine porta all'aumento di grasso a discapito della massa muscolare.
ma che invece:
 il gruppo cui era stata assegnata una dieta povera di proteine aveva preso meno peso.

e tuttavia:

In coloro che avevano seguito la dieta a basso contenuto proteico, più del 90% delle calorie in eccesso era diventato massa grassa. Per gli altri non era più del 50%.
e infine:
Peso diverso, ma stessa quantità di massa grassa, insomma.

Chiaro, no?

Leggendo l'articolo originale, si scopre semplicemente che:
Overeating produced significantly less weight gain in the low protein diet group (3.16 kg; 95% CI, 1.88-4.44 kg) compared with the normal protein diet group (6.05 kg; 95% CI, 4.84-7.26 kg) or the high protein diet group (6.51 kg; 95% CI, 5.23-7.79 kg) (P = .002). Body fat increased similarly in all 3 protein diet groups and represented 50% to more than 90% of the excess stored calories.
Ossia una dieta ricca di proteine porta a un aumento di peso di più del doppio, anche se il grasso accumulato è lo stesso.



Saturday, January 14, 2012

truffa infostrada wind

Da settimane siamo tempestati da chiamate da agenti di Infostrada che ci offrono di passare al loro servizio.
Evidentemente disperati dopo i nostri infiniti dinieghi, sono passati a una tecnica, che a tutti gli effetti va considerata un tentativo di truffa.

Nell'ultima chiamata, la signorina del call center si è qualificata come Telecom e ha cominciato dicendo che si era verificato un problema sulla nostra linea a causa di un intervento di Infostrada-Wind.
Ho risposto che non capivo cosa potessi entrarci io in una questione tra Telecom e Infostrada: che se la risolvessero tra di loro.
La signorina insisteva dicendo che c'era un problema e che andava assolutamente risolto altrimenti saremmo rimasti senza linea.
Le ho risposto che la nostra linea stava funzionando perfettamente e che non capivo cosa stesse dicendo e la invitai a richiamarmi quando avesse avuto le idee più chiare e chiusi la telefonata.
Pochi secondi dopo venivo richiamato dalla stessa signorina che insisteva che c'era un problema causato da Infostrada e chiedeva di parlare col titolare della linea, che è mia moglie.
A mia moglie Maria venne ripetuto lo stesso discorso, che rischiavamo di restare senza linea se non facevamo quanto ci chiedevano. La signorina le chiese di prendere l'ultima bolletta e di indicarle il Codice Segreto in essa indicato. Rispondemmo che non avevamo nessuna bolletta sottomano, e la signorina protestò che non era possibile. Spiegammo che riceviamo le bollette online e che se loro erano Telecom lo avrebbero dovuto sapere e tanto più il codice segreto, che pertanto ci rifiutammo di fornire.
La signorina rispose che in effetti loro erano Telecom e infatti avevano i nostri dati, ripetendo il nome del titolare della linea e il suo codice fiscale.
A questo punto spiegò a Maria che la avrebbe fatta parlare con l'ufficio legale di Telecom e dopo qualche minuto di attesa le venne passata un'altra pesona, che si qualificò come rappresentante dell'ufficio legale di Telecom e ribadì la storia che dovevamo seguire le loro istruzioni: avremmo dovuto confermare l'adesione al servizio Infostrada rispondendo a delle domande che ci sarebbero state poste.
Maria ribadì che non aveva alcuna intenzione di aderire a Infostrada, ma loro insistettero dicendo che questa era la soluzione più semplice, perché a quel punto Telecom avrebbe potuto intervenire e chiedere il rientro presso di loro.
Maria disse che già eravamo in Telecom e non capiva come passare a Infostrada sarebbe stata una soluzione più semplice per restare con Telecom.
Quelli insistevano dicendo che loro facevano sempre così perché quello era il modo più rapido di risolvere il problema (non si capisce quale).
Maria disse che non le tornava, ma comunque acconsentì a ricevere la telefonata.
Poco dopo arrivò una telefonata apparentemente da Infostrada che le chiese se voleva aderire al servizio, a cui ovviamente lei rispose di no: questa volta l'incaricata non fece una grinza, si scusò e richiuse.
A questo punto arrivò una nuova chiamata dal presunto ufficio legale di Telecom in cui si arrabbiarono dicendo che lei avrebbe dovuto rispondere sì a tutte le domande minacciando che altrimenti ci avrebbero staccato la linea.
Maria alla fine si stufò e disse che non poteva affermare il contrario di ciò che pensava e chiuse la telefonata.

Siccome tutta la vicenda puzzava di imbroglio, telefonai a Telecom chiedendo se risultava un qualche problema in corso sulla linea e riferii di tutta la vicenda.
Mi rassicurarono che non c'era nessun problema e nessun intervento in corso e si raccomandarono di non fornire a nessuno informazioni e tantomeno il codice segreto, che è quello che serve per la migrazione ad altri operatori.

Quindi attenzione a tutti, se ricevete proposte come questa, si tratta di un tentativo di truffa da cui guardarsi bene.
Tra l'altro poiché erano coinvolte più persone, si tratta di truffa aggravata.

tremorti e tredispersi

Saturday, January 07, 2012

right to Cerf the net

Vint Cerf has taken public position against Internet access as a human right.
He claims that it is inappropriate to name a technology among fundametal principles, since technology evolves while principles should stand.
I partially agree on this and in fact I would not mention the word "Internet" but a term referring to the medium, rather than to a specific technology.
Nevertheless "freedom of press" is mentioned in many laws worldwide, including the First Amendment, so I see nothing wrong with "freedom of network", meaning the freedom to create, connect, use and share content with any network.
However Cerf seems to restrict human rights to very few things:
Loosely put, it must be among the things we as humans need in order to lead healthy, meaningful lives, like freedom from torture or freedom of conscience.
He misses though that there are other rights that require not just prevention of wrong doing, but an active policy.

Human rights include right to work (Art. 23 of UDHR), right to a standard of living adequate for the health and well-being of himself and of his family, including food, clothing, housing and medical care (Art. 25), right to education (Art. 26).
This does not mean that they should be provided for free: it means that no human could live without them. It is our goal as a society to ensure that these rights are attained for all mankind.
It makes sense to consider access to communication and information networks (not just the specific Internet of today) as a basic right, something that everybody should have.
Technology has created the abundance (not scarsity) that pertains to Commons. We should make the network a Common, shared among every person and collectively owned. Each network user in fact contributes to it in term of both infrastructure (the end device and local loop), content and services.
Cutting out a single person from the network is just an offense against humanity as cutting a piece of brain from someone's head.

Vint Cerf is one of the inventors of the Internet protocols and the leading promoter of the ISOC campaign: "Internet is for everyone", hence his opinions require respect.
However Sir Tim Berners Lee, the inventor of the Web, has a contrary opinion that Internet access is indeed a human right.