Come sempre ben vigili, le agenzie di rating si accorgono dei problemi troppo tardi.
A Tremonti non resta che qualche mossa disperata per tentare di riassicurare i mercati che tra poche ore, quando apriranno i mercati asiatici, si scateneranno sul debito italiano, facendoci a pezzettini.
Tremo al pensiero di quale possa essere la mossa disperata, dato che la carta segreta di Tremonti è il tentativo di equiparare il debito pubblico con il risparmio privato.
Allora ricordiamci bene di chi è lo sciagurato responsabile di tutto ciò, come ci ricorda in questa breve sintesi Eugenio Scalfari, a buona memoria di coloro che tuttora anche nell'opposizione elogiano Tremonti.
E gli errori di Tremonti, come ribadisce Massimo Giannini, sono imperdonabili:
Questo governo ha tamponato il deficit, ma ha fatto riesplodere il debito, e ha dilapidato il tesoretto dell'avanzo primario. Il Paese non ha conosciuto vero né rigore contabile, né meno che mai vera crescita economica. Accorgersene, oggi, è una colpa etica imperdonabile. E rimediare, ormai, è una scommessa politica non più credibile.
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