Saturday, June 04, 2011

Grand Challenges

Joseph Sifakis, che ha ricevuto lo ACM Turing Award 2007 per le sue ricerche sul model checking, ha tenuto ieri un seminario all'IMT sul tema
From programs to real-life systems: building a smarter world

nel quale ha indicato tre Grand Challenges per l'informatica:
  • Marry physicality and computation
  • Component-based design
  • Adaptivity
L'UK Computing Research Committee ha raccolto a sua volta questa lista di Grand Challenges.
 
Io vorrei fare la seguente considerazione.
Tra poco un soggetto noto, ma anche altri, potrà disporre di:
  • 1 ZetaByte di spazio disco (10^21 Byte)
  • 160 milioni di core
in un unico sistema ben coordinato, non come somma di sistemi disparati.

La challenge è immaginare cosa fare con questa potenza di elaborazione che non sia la pura e semplice applicazione di brute force a montagne di dati.

Per esempio Google Goggles è un impressionante servizio in grado di usare una foto per lanciare una ricerca: fotografate la torre di Pisa e vi trova tutto ciò che è rilevante.
Ma il meccanismo si basa sostanzialmente su distribuire la ricerca su un archivio di 1 miliardo di foto a migliaia di processori.
 
Il mio parere è che gran parte delle applicazioni odierne siano autoreferenziali, ossia trasformano dati di un tipo in dati dello stesso tipo.
 
Nel caso di Goggles: immagini in immagini, ma analogamente la search opera tra parole e parole, la traduzione tra frasi e frasi.
 
Raramente si tenta di passare da un dominio a un altro, da un testo al suo significato, da una frase ad un'azione, da uno scambio a un'interazione, da un messaggio a un'arricchimento di conoscenze.
 
Questa è pertanto la mia Grand Challenge:

  • Apprendimento continuo ad operare attraverso interazioni
Vi invito a segnalarmi le vostre.

PS.
Tra i soggetti che disporranno di tali risorse non ci sono università o centri di ricerca e ciò pone un qualche problema sul ruolo della ricerca pubblica in informatica.

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