In un precedente post riportavo come la pensano alcuni giovani elettori del PDL sui problemi con le liste elettorali.
Si diceva che la politica è lo specchio del paese, ma oggi siamo arrivati all'identificazione assoluta.
I giovani hanno persino anticipato il pensiero di Berlusconi, il quale ha accusato la sinistra di aver bloccato la presentazione delle liste del PDL, smentendo l'evidenza e le ammissioni dei suoi stessi delegati.
La verità è, per definizione, ciò che fa comodo al premier, e va accettata come una rivelazione divina, con fideismo assoluto.
Stabiliante la giustificazione, ripresa anche dalla sottosegretaria alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati, secondo cui il PDL si presenta alle elezioni da 16 anni, quindi non può aver sbagliato.
Al di là della adesione fideistica, qui c'è persino l'utilizzo di un ragionamento induttivo, che come si sa, non è logicamente valido.
Chissà perché nei prospetti illustrativi sugli investimenti finanziari, viene fatto scrivere, a tutela degli investitori, che le prestazioni precedenti non sono garanzia per quelle future.
Bisognerà rivedere la normativa e far togliere questa anacronistica affermazione.
Gli elettori del PDL non hanno bisogno di essere tutelati: hanno scelto coscientemente di lasciarsi truffare.
What Ails America – and How to Fix It
20 hours ago
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