Saturday, November 19, 2011

belusconi web

Mi preoccupa molto l'intenzione di Berlusconi di investire in una web TV.
Anche se con molto ritardo, Berlusconi sembra aver capito che il controllo delle televsioni non è più sufficiente per canalizzare il consenso.
Il web è molto dinamico, ma anche molto disarticolato, essendo sostanzialmente sostenuto e alimentato da volontari con mezzi artigianali.

Conquistare audience sul web non è stato finora una faccenda da grandi agenzie o da strateghi della comunicazione.
Ci sono numerosi esempi di fallimento: AOL+TimesWarner, Google Video rispetto a YouTube, giornali oline rispetto a Huffington Post.
In genere il successo sul web arride in modo inatteso a qualche fortunata startup che viene esaltato dal fenomeno di concentrazione dovuto alla legge di Zipf.

Il modo più sicuro per avere successo sul web è di acquistare qualcuno che ha già un qualche successo e contribuire alla sua crescita. L'acquisto di YouTube da parte di Google è un classico esempio.
Ma neanche questo riesce sempre, vedi Murdoch con MySpace.

Tuttavia Berlusconi potrebbe riuscire, specie se riesce a combinare i contenuti degli utenti con quelli professionali, come fa l'Huffington Post.

La sinistra in questo caso resterebbe disarmata e sconfitta e sarebbe una sconfitta da cui non c'è via d'uscita.

Ci può consolare solo che in questo momento non ci sono esempi di grande successo in rete in Italia che Berlusconi possa acquisire. L'unica eccezione è il blog di Beppe Grillo, che non è proprio adatto.

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