Steve Jobs è stato indubbiamente un grande innovatore e ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'informatica. La sua morte prematura colpisce e lascia un vuoto incolmabile.
Sotto la sua guida Apple, più che inventare, è stata in grado di cogliere le invenzioni altrui e renderle accessibili ad un vasto pubblico.
Ma, come diceva Henry Ford, una tecnologia è rivoluzionaria quando viene resa disponible a tutti: questo è ciò che ha fatto Jobs e che ha reso Apple una società rivoluzionaria.
Rivoluzioni in informatica continueranno a esserci, e saranno alimentate da chi fa ricerca e inventa, ma non possono fare a meno di chi le trasforma in strumenti per tutti.
Proprio a questo proposito, noto una singolare coincidenza con una notizia di due giorni fa: l'introduzione di un'interfaccia vocale sugli iPhone.
L'interfaccia voice su iPhone apre finalmente la strada all'uso del linguaggio in sostituzione delle interfacce grafiche.
In dieci anni di ricerca sull'analisi del linguaggio ha fatto progressi straordinari.
L'addio di Steve Job potrebbe quindi coincidere con il superamento delle interfacce GUI inventate da Alan Kay e che Jobs seppe trasferire in prodotti di largo consumo, rivoluzionando il mondo, non solo informatico.
Forse lo stesso avverrà con le interfacce in linguaggio naturale, e Steve Jobs ci lascia dopo aver lanciato la sfida per la prossima rivoluzione.
Ancora una volta Apple non ha inventato, ma ha acquisito la tecnologia da SIRI, una startup dell'SRI, che a sua volta utilizza le tecnologie di ASR di Nuance, che a sua volta ha di recente acquistato Loquendo.
Loquendo era uno spinoff del vecchio CSELT di Torino, dove nacque tra l'altro lo standard MP3. È stata ceduta da Telecom Italia a un prezzo irrisorio, circa il doppio del fatturato.
Anche in questo caso le aziende italiane hanno dimostrato di non sapere sfruttare la tecnologia e di non essere capaci di competere a livello globale. Appena hanno qualche carta da giocare, si ritirano, come fece qualche anno fa Pirelli, cedendo la produzione di dispositivi in fibra ottica a Cisco.
Poi magari finiscono a chiedere aiuti al governo e protezione per il mercato nazionale, come Telecom e Alitalia.
Sotto la sua guida Apple, più che inventare, è stata in grado di cogliere le invenzioni altrui e renderle accessibili ad un vasto pubblico.
Ma, come diceva Henry Ford, una tecnologia è rivoluzionaria quando viene resa disponible a tutti: questo è ciò che ha fatto Jobs e che ha reso Apple una società rivoluzionaria.
Rivoluzioni in informatica continueranno a esserci, e saranno alimentate da chi fa ricerca e inventa, ma non possono fare a meno di chi le trasforma in strumenti per tutti.
Proprio a questo proposito, noto una singolare coincidenza con una notizia di due giorni fa: l'introduzione di un'interfaccia vocale sugli iPhone.
L'interfaccia voice su iPhone apre finalmente la strada all'uso del linguaggio in sostituzione delle interfacce grafiche.
In dieci anni di ricerca sull'analisi del linguaggio ha fatto progressi straordinari.
L'addio di Steve Job potrebbe quindi coincidere con il superamento delle interfacce GUI inventate da Alan Kay e che Jobs seppe trasferire in prodotti di largo consumo, rivoluzionando il mondo, non solo informatico.
Forse lo stesso avverrà con le interfacce in linguaggio naturale, e Steve Jobs ci lascia dopo aver lanciato la sfida per la prossima rivoluzione.
Ancora una volta Apple non ha inventato, ma ha acquisito la tecnologia da SIRI, una startup dell'SRI, che a sua volta utilizza le tecnologie di ASR di Nuance, che a sua volta ha di recente acquistato Loquendo.
Loquendo era uno spinoff del vecchio CSELT di Torino, dove nacque tra l'altro lo standard MP3. È stata ceduta da Telecom Italia a un prezzo irrisorio, circa il doppio del fatturato.
Anche in questo caso le aziende italiane hanno dimostrato di non sapere sfruttare la tecnologia e di non essere capaci di competere a livello globale. Appena hanno qualche carta da giocare, si ritirano, come fece qualche anno fa Pirelli, cedendo la produzione di dispositivi in fibra ottica a Cisco.
Poi magari finiscono a chiedere aiuti al governo e protezione per il mercato nazionale, come Telecom e Alitalia.
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