La FCC ha escogitato una delicata soluzione per poter legittimamente intervenire a dire la sua sulla network neutrality, dopo la sentenza del tribunale di Washington sul caso Comcast, accusata di aver indebitamente penalizzato il traffico P2P.
Vuole considerare gli ISP come operatori telefonici e pertanto farli rientrare nella sua giurisdizione.
Tuttavia, per attenersi al principio di non regolamentazione di Internet (udite udite voi amanti della Internet governance), solleva gli ISP dalla maggior parte delle regole, mantenendone solo sei:
- Section 201: open access
- Section 202: net neutrality
- Section 208: diritto a segnalare violazioni di 201 e 202
- Section 222: privacy (divieto di scambiarsi informazioni sul traffico dei clienti)
- Section 254: Universal Service Fund
- Section 255: accesso ai disabili
L'operazione non sarà facile e ci saranno molte opposizioni, oltre che aspetti da chiarire, in particolare su cosa si intenda su informazioni sul traffico (ad esempio certi servizi come Akamai sfruttano conoscenze su origine e destinazione per ridirigere il traffico verso server più vicini all'utente) e i costi dell'USF e del suo utilizzo.
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