L'UE finanzia progetti cooperativi: ossia progetti in cui alcuni gruppi si mettono insieme per fare qualcosa, generalmente promettendo cose impossibili, tanto per impressionare i valutatori, e senza alcun riscontro con obiettivi concreti e reali.
L'effetto della cooperazione è tipicamente che ciascuno fa ciò che gli pare, senza preoccuparsi minimamente di integrare le varie parti, tanto quello che conta è che ciascuno possa raccontare qualcosa alla review finale.
I progetti si svolgono tipicamente attraverso una fase preliminare di studio, in cui i proponenti finalmente cercano di capire cosa si erano sbilanciati a promettere, una fase in cui concludono che nulla in circolazione è utile ai loro scopi e pertanto è necessario definire un nuovo linguaggio o formalismo, e una fase finale in sui si disserta delle carattersitiche del nuovo formalismo proposto.
L'esito di questa impostazione è stata che negli anni in cui la UE investiva per rendere le aziende informatiche europee più competitive, queste aziende sono sparite dal mercato.
In USA invece esistono invece attività e progetti competitivi, in cui vari gruppi si misurano in una competizione reale per raggiungere obiettivi prefissati, che di anno in anno vengono elevati per stimolare l'avanzamento dello stato dell'arte.
Tra questi cito:
Alcuni di questi challenge hanno dato origine a interi nuovi settori industriali (es. speech recognition).
Stimolando i ricercatori a misurarsi su degli obiettivi specifici, li si obbliga a cercare di utilizzare il più possibile ciò che già esiste, senza inventarsi cose nuove inutili o peggiori di ciò che già esiste, convergendo invece sul miglioramento delle tecnologie, anziché partendo ogni volta daccapo.
I progressi sono misurabili e verificabili.
Questo tra l'altro affida un ruolo utile e significativo alle agenzie di finanziamento: non più solo distribuire fondi, ma organizzare le competizioni, predisporre i materiali di base, definire i test, stabilire delle misure e effettuare le valutazioni.
Introdurre progetti competitivi produrrebbe significativi benefici sull'efficiacia e sulla qualità dei risultati della ricerca.
Questo effetto sarebbe necessario soprattutto nel settore dell'IT, dove i progetti mancano spesso di concretezza, ponendosi puri obiettivi di fantasia.
Per contrasto ad esempio i progetti di fisica dell'INFN, anche quando si pongono obiettivi lontani, devono passare attraverso la messa in funzione di apparati sperimentali complessi, senza dei quali il progetto non può essere attuato.
Questo solo fa sì che i progetti siano ben più concreti dei progetti di informatica.
Adesso che i loro apparati sperimentali consistono sempre più di sistemi di calcolo, con i progetti Grid avviene che stanno invadendo il campo dell'informatica, assorbendo fondi a questa destinati.
Pur facendo informatica piuttosto rudimentale, ottengono ampio credito perché hanno dimostrato di sapersi organizzare.
Se vogliamo evitare che la ricerca IT in Europa non rimanga sterile, bisogna imparare dai fisici ad organizzarsi e a porsi obiettivi concreti e visibili.