Tuesday, February 05, 2013

Visualizzazione creativa

Sono incuriosito dallo studio delle tecniche comunicative dei politici, che la sinistra italiana dimostra di ignorare completamente.

Una mia collega si occupa di Critical Discourse Analysis e ha analizzato tutti i discorsi del presidente George W. Bush, individuandone i costrutti ben pianificati dai suoi spin-doctors per trasmettere messaggi che orientano l'opinione pubblica.
George Lakoff, a cui lo studio si ispira, ha scritto un libro (Don't think of an Elephant) in cui spiega magistralmente e tecniche retoriche usate dalla destra americana, e che sembrano essere state perfettamente copiate da Berlusconi.

Barack Obama ha curato la sua campagna selezionando con metodi scientifico la forma dei messaggi da inviare ai suoi sostenitori.

Mi chiedo se Berlusconi sappia come esprimersi per istinto o se abbia un team di professionisti della comunicazione che gli preparano i discorsi. Se è così, tanto di cappello.
L'ultima sua uscita è spiegata in questo modo da Mario Calabresi, direttore de La Stampa:
Il Cavaliere aveva bisogno di un colpo a effetto e ha usato una tecnica che gli esperti di comunicazione chiamano «visualizzazione creativa»: dare agli elettori l’esatta sensazione che proverebbero ad andare in Posta e tornare a casa col portafoglio pieno. Non c’è dubbio che sotto questo aspetto la mossa è azzeccata e potrebbe per un attimo aiutare i consumi.
Mi chiedo se la visualizzazione creativa può essere associata ai neuroni a specchio della mente umana: sono quella parte del cervello che ci rendono capaci di immedesimarci nelle sensazioni di altri.
 

No comments: