Monday, December 14, 2009

Programmazione old-style

Il vecchio che avanza.

Come alcuni dei più accredidati esperti della mia generazione, io continuo a sviluppare con emacs e gdb.

Friday, November 27, 2009

Il partito unanime

Interessante affermazione di Berlusconi:
Il partito decide a maggioranza, chi non condivide è fuori.

Ad ogni votazione il partito si riduce fino a raggiungere il minimo punto fisso, quello di iscritti sempre d'accordo all'unaniminità.
A quel punto non serve votare e non serve nemmeno essere in tanti, basta l'uno e trino.

Rimane un problema per gli iscritti: come si fa a decidere come votare per non farsi espellere?
Bisognerebbe sapere come vota la maggioranza.
Ma prima di votare come si fa a sapere cosa voterà la maggioranza?

Propongo due possibili soluzioni:
  1. fare un sondaggio
  2. chiedere a Berlusconi cosa voterà lui
La seconda è più semplice, ma a quel punto tanto varrebbe proporre una modifica allo statuto del PdL:
le decisioni vengono prese a maggioranza presidenziale, ossia ha la maggioranza la decisione per cui vota il presidente.

Thursday, November 05, 2009

Berlusconi non capisce l'antifona

Il Corriere riporta che Berlusconi risponde così alla domanda se gli attacchi della stampa internazionale lo indeboliscano:

«No. Al contrario, se debbo dirla tutta, gli altri leader internazionali che incontro mi fanno i complimenti. Nessuno di noi, mi dicono, avrebbe potuto resistere a un terzo degli attacchi che hanno rivolto a te».

Il messaggio è chiaro: i leader di altre nazioni cercano di spiegargli che in un altro paese avrebbe dovuto dimettersi.
Ma Berlusconi non capisce l'antifona.

Sunday, November 01, 2009

Antagonismo collaborante

"Antagonismo collaborante": questa la definizione di D'Alema del suo rapporto con Berlusconi.

Ecco la teorizzazione di una strategia fallimentare che consentirà a D'Alema di avere un posto nei libri di storia (l'unico suo vero obiettivo personale) per aver consegnato un paese a chi lo sta distruggendo: un paese che fino a 15 anni fa poteva sperare di essere uno dei leader mondiali.

I burocrati del P[CI]|[D]S? sono stati sempre propensi a maleodoranti incuici da cui sono sempre rimasti fregati:
accordo su salvataggio di Mediaset ammesso da Violante in parlamento, bicamerale, mancata legge su conflitto di interessi, legge elettorale (Veltroni), ecc.

Sappiamo benissimo che con i banditi non si tratta, visto che sono per definizione più bravi degli onesti a fregare.
La cosiddetta "astuzia" di D'Alema si basava sull'ipotesi, sbagliata, di essere capace di fregare un bandito.
Ma il bandito è più furbo e sa bene che se accetta di trattare con qualcuno è perché è sicuro di poterlo fregare.

Forse non è una coincidenza che il termine "antagonismo" sia stato rispolverato da Bersani, di cui D'Alema è considerato il burattinaio.

Tuesday, October 13, 2009

Anti-italiani, o come piegare un popolo agli ordini dei capi

Ovviamente la gente comune non vuole la guerra, ma in fin dei conti sono i leader di un paese a fare la politica, ed è sempre semplice trascinare un popolo - che si tratti di una democrazia, di un regime fascista, di un regime parlamentare o di una dittatura comunista. Che faccia o no sentire la sua voce, il popolo può sempre essere piegato agli ordini dei capi. È facile. Basta dirgli che è sotto attacco e accusare i pacifisti di non essere patriottici e di mettere la patria in pericolo. Funziona nello stesso modo in tutti i paesi.
Queste parole le pronunciò Hermann Göring nella sua deposizione al processo di Norimberga.

Wednesday, September 30, 2009

Fondi di ricerca confiscati e musica elettronica

Il direttore amministrativo dell'Università di Pisa, dr. Grasso, ci ha invitato ad un "evento visivo e musicale" al Palazzo Lanfranchi, che l'università ha patrocinato.

Abbiamo ascoltato della musica elettronica corredata da immagini proiettate su un grande schermo elettronico, il cui affitto deve essere costato non poco.

La tecnologia di animazione di immagini non era sicuramente d'avanguadia ed evito di riportare il mio giudizio sulla qualità artistica.

Noto solo una curiosità che ha colpito me e altri colleghi presenti: l'autore delle musiche ha voluto sottolineare che si trattava della prima volta che la musica veniva catturata per trasformarla da "volatile" a stabile "come la scultura".
Forse gli sfuggiva che l'invenzione del grammofono di Edison risale all'800.

Quanto alla combinazione di "segni, musica e voce", anche questa sbandierata come assoluta novità, vorrei invitare l'autore ad accendere una qualunque televisione.

Infine, per quel che riguarda le emozioni che, secondo il prof. Tosi, l'evento avrebbe dovuto sollecitare, non c'è dubbio che la delusione sia una emozione.

Ma la vera questione è se il dr. Grasso abbia utilizzato per questa bella iniziativa i fondi che quest'estate ha sottratto ai dipartimenti.

Per chi non lo sapesse, il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa, pressata dal Ministero a risanare il bilancio, ha deciso di incamerare circa 20 milioni di Euro che aveva preso a prestito dai residui di fondi di ricerca dei vari dipartimenti, per coprire spese effettuate nel corso degli anni 2000-2009.

Nonostante le proteste di alcuni direttori, arrivati al punto di chiedere le dimissioni del prorettore al bilancio, e di minacciare le dimissioni, il rettore ha insistito per la sua strada, accusando i dipartimenti di rifiutare i "sacrifici inevitabili", che "le circostanze esterne creano".
Il rettore non spiega quali siano le circostanze esterne che lo avrebbero obbligato a prendere a prestito fondi di ricerca per dirottarli su spese di altro tipo, quali l'edilizia.
In realtà il Ministero ha restituito negli anni successivi i fondi che nel 2000 aveva trattenuto e che sarebbero stati la causa originale degli ammanchi.
I veri resposabili della situazione attuale sono quindi i rettori.
Pasquali stesso richiama "all'osservanza di una regola di buona condotta contabile di ogni ente pubblico: cioè, che i limiti di spesa sono dettati dalla cassa", regola che proprio la sua amministrazione non ha rispettato, usando la cassa di altri.

In altre parole, l'università di Pisa è vissuta per anni al di sopra delle proprie possibilità, nella speranza di cambiamenti nella politica del governo sul finanziamento delle università, e quando la situazione è divenuta insostenibile, ha deciso di accapararrarsi i fondi destinati alla ricerca.

Arrogarsi il diritto di trattenere fondi altrui è una violazione delle più elementari norme civili.

Oltretutto si tratta di una soluzione assolutamente iniqua: quei dipartimenti che i sacrifici li hanno già fatti in passato, sia faticando per procurarsi finanziamenti alla ricerca, sia spendendoli con oculatezza, si trovano ad essere tartassati di nuovo e a dover contribuire in maniera spropositata alle spese che altri hanno fatto con allegria.

È un pessimo segnale sia per la equità che per la moralità oltre che un grave attentato alla ricerca, perché sottrae ai dipartimenti fondi vitali per sostenere con borse e contratti i giovani aspiranti ricercatori tra la fine e l'inizio di nuovi progetti.

Wednesday, September 23, 2009

Microsoft Bugware

Se avete Excel 2007 per Windows (l'ultimissima release con tutti gli update possibili), aprite un foglio, inserite in una cella del testo a caso, ad esempio

asdf asdf sdaf sadf sdaf sdaf sadf sadf sadf sadf sadf sadf sadf sadf asdf sadf asdf sadf asdf sadf sadf asdf safd asdf sadf sadf sadf sadf sadf sadf asdf sdaf sadf sdaf sadf asdf sadf sadf sadf sadf sadf asdf sadf asdf asdf asfd sadf sadf sadf asdf asdf asdf asdf sadfe

poi settate ìl formato della cella a text, Excel ve la visualizza come

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Oltre 15 anni fa mio figlio Stefano usava Excel per impaginare il suo giornalino, inserendo interi articoli nelle celle.
Adesso certe cose non si possono più fare, ma naturalmente l'interfaccia grafica è diventata super sofisticata.
Alan Kay diceva, negli anni '70 usavamo del software molto bacato, mentre adesso ... pure.
In realtà: mentre adesso ... peggio.

Due giorni fa ho segnalato un bug nel compilatore Visual C++ 2008.
Mi hanno risposto confermando il bug, ma che non potrà essere corretto nella prossima release, ma in quella successiva, non si sa quando.
Eppure si tratta di un bug presente già nella versione 2003, che dichiaravano di aver corretto.

Da una settimana, insieme col sistemista del dipartimento, stiamo ammattendo perché di tanto in tanto Internet Explorer si blocca durante l'apertura di una pagina, e da lí in poi non funziona più, nemmeno chiudendolo e riaprendolo. Neanche reisntallandolo ex novo il problema sparisce.
Tutte le altre applicazioni di rete funzionano, solo IE non va.

Notate che sto usando un notebook nuovissimo, con Windows XP SP 2 e tutto il sw Microsoft appena installato fresco fresco.

Forse Microsoft farebbe meglio a investire i suoi soldi a fare del software migliore, come diceva una divertente pubblicità di Apple, piuttosto che in campagne di marketing.

Wednesday, September 02, 2009

Do people understand the messages they receive?

The last two posts I reported about conversations with professional people via email.

In both cases it seemed that they did not pay attention to what was being said and were giving meaningless or stupid answers.

Is this a sign of the times?

People are continously connected, they send a lot of messages, sometimes compulsively, but they do not take the time to read what other people are trying to tell them, before answering.

It seems that their whole goal is to send as many messages as possible, not to be as meaningful as possible.

Lacie: poor software and bad technical assistance

Before leaving for vacation I decided to do a backup of my notebook.
I connected to a Lacie Little Disk and installed the Genie backup software just downloaded from the Lacie support site.

It crashed, so I reported to Lacie support:
Genie Backup Assistant, Build 8 0 360 530 crashes when I press Next after
selecting files from MY FOLDERS tab. Error message is:
An unhandled win32
exception occurred in GBM8.exe [6256].
But since I was in a hurry, I installed 1-Click Backup, an alternative backup program also from Lacie support site (http://www.lacie.com/products/product.htm?pid=10312).

I started to backup my home directory and another directory with my stuff and, just in case, Program Files, for a total of less than 10 GB.

The backup however was taking ages and my airplane was leaving, so I checked that the relevant directories had been copied on the USB disk, and indeed they were, except for a portion of Program Files.
I thought that those were not important and decided to stop the backup.
The only option provided by the program was Cancel, so I clicked Cancel.

A few days later I got an answer from "Team del Servizio di assistenza tecnica di LaCie" (Lacie Tech Support Team):
Try to install again on another machine.

The answer was quite stupid, but I tried to be polite:

It wan't be of any help installing on another machine, since that is the one I need to backup.

A whole month later, I got another suggestion: to try to install another version from genie-soft.com.

Unfortunalty in the meantime I had lost my notebook, so I tried to recover my data onto a new machine.

With horror I discovered that 1-Click Backup, when canceling, had deleted the copies it had already made.

Since I knew the files were there, I bought a copy of DiskInternals Uneraser for 48 Euros and was able to recover my data, in less than 5 minutes (3 hours to dump and 5 minutes to restore? where is the trick?).

Just for information I wrote a note to Lacie Support reporting what had happened and complaining that their backup program had deleted the copies it had just made without giving me an option to suspend the dump.

The answer was:
The program does not erase any original data and if it has been correctly configured there should be no problems of any type. You could have done a manual back up. You should expect that a backup would take several hours. In any case, LaCie is not responsbible for any damage.

He clearly did not read what I had said: I said that the copies had been deleted, not the originals; and of course if I was reporting a problem, there was indeed a problem.
And again I could have just avoided using Lacie software if just I knew how bad it is.

BTW, I just checked the Manual for 1-Click Backup, and there is no documentation on the button Cancel, nor about the fact that it deletes any file.

In conclusion stay away from Lacie products: their software is poor and their Technical support even worse.

Wednesday, July 08, 2009

Affari di banca

Ricevo una chiamata dalla mia banca, che mi invita a passare dal direttore per comunicazioni che mi riguardano.
Passo in filiale e il direttore mi suggerisce di investire in una polizza vita che la banca emette tramite una nota ditta di assicurazioni.
Gli spiego che ho già una polizza vita con la stessa assicurazione.
Cerca di convincermi che passare attraverso di loro è meglio.
Ribadisco che non mi pare il caso.
Allora mi suggerisce un altro investimento a 6 anni, indicizzato, a condizioni abbastanza capestro: se le cose vanno bene, la banca si tiene tutto sopra il 4%, se va male non ti dà niente.
Dico che non mi pare il caso né il momento di fare investimenti a lungo termine in un periodo di grande incertezza.
Chiedo se ha qualcos'altro.
Sì, dice, c'è un investimento garantito che può aprire da solo online e mi segnala la URL.
Perfetto, me lo guarderò con calma da casa.
Vado a leggere le condizioni sul sito, e trovo che per aderire è necessario trasferire fondi da altre banche, non dalla stessa.
Allora scrivo al direttore:
Ho esaminato il deposito online come mi aveva suggerito. Tuttavia per poterlo utilizzare bisogna che apra un altro conto e vi trasferisca fondi, ma solo da altre banche. Cosa posso fare?
La risposta del direttore è sconcertante:
meglio aspettare la fine mese e aprire il deposito online con euribor + 2,40 fino a fine anno.
Forse non ci siamo capiti. Ripeto:
Ma non posso aprire un deposito online: è richiesto un trasferimento da altre banche. O ho capito male?
Alla fine il direttore conviene:
E' vero bisogna fare trasferimento da altre banche, credo che non è necessario essere cliente, però mi immagino che possano fare delle difilcoltà. (sic)
Certo se la banca non si sveglia sarà difficile che riesca a fare affari.

Sunday, June 28, 2009

Joined team wins Netflix prize

A chi fosse sfuggita la notizia:

http://www.wired.com/epicenter/2009/06/winning-teams-join-to-qualify-for-1-million-netflix-prize/

un team formato dalla coalizione di quattro gruppi, tra cui uno spinoff dell'università di Graz, ha raggiunto l'obiettivo del Netflix Prize, ossia di migliorare di almeno il 10% l'accuratezza dell'algoritmo di previsione delle preferenze personali sui film.

Il premio consiste in 1 milione di dollari.

La notizia suggerisce alcune riflessioni su modi alternativi di fare e finanziare la ricerca:
  1. le sfide a premio sono un mezzo efficace e sicuro di ottenere risultati e fare avanzare la tecnologia, molto più del finanziamento di progetti a priori, per diversi motivi:
    • non c'è garanzia che i proponenti di un progetto siano i più adatti a svolgerlo e a portarlo a termine
    • nei progetti si opta per un atteggiamento cooperativo anziché competitivo: la competizione avviene tra le proposte e non tra i risultati; chi finanzia tende a limitare la scelta ad un solo proponente, con alti rischi di insuccesso
    • nei progetti c'è spesso una componente ideologica, con l'obiettivo di mostrare la validità dei propri approcci e si cade nella sindrome del "not invented here": nelle sfide l'atteggiamento è molto più pragmatico e si sfrutta qualunque tecnica utile

  2. nel caso di Netflix il team vincente è una combinazione di team, formatasi durante la sfida stessa: i team ai primi posti dell'anno precedente hanno deciso di unire gli sforzi per raggiungere più rapidamente l'obiettivo. Questo non succederebbe in progetti finanziati a priori, per diverse ragioni:
    • ciascun proponente ritiene di essere il migliore, essendo già stato prescelto
    • non c'è alcuno stimolo a fare meglio del minimo, in quanto il finanziamento è già assicurato
  3. il risultato è stato ottenuto cumulando scoperte di altri. Per lungo tempo i miglioramenti languivano, finché Simon Funk non ha introdotto l'uso della tecnica del Singular Value Decomposition, facendo fare un salto rilevante al punteggio. L'obbligo di rendere pubbliche le tecniche usate da ciascun team è stato determinante.
    BTW. Simon Funk non è un ricercatore, ma uno sviluppatore software indipendente, che si è dedicato alla competizione nel suo tempo libero (http://portal.acm.org/citation.cfm?doid=1294301.1294311).
  4. per chi propone la sfida, i rischi sono molto inferiori:
    • si paga solo se si ottiene il risultato voluto
    • il rischio di mettere su un team in casa per ottenere l'obiettivo è molto più alto: se non si dispone di ricercatori espertissimi nella materia, i tempi e i rischi di acquisire o di formare le competenze necessarie sono altissimi.
  5. oltre 40.000 persone hanno partecipato alla sfida, sia ricercatori professionisti che hobbisti. Per molti è stata un'esperienza unica per apprendere tecniche sconosciute e farsi delle competenze da sfruttare in altre occasioni. Una ricaduta in termini di diffusione delle conoscenze molto più ampia che non con i metodi tradizionali di diffusione scientifica.
  6. il risultato dovrebbe far riflettere chi misconosce l'importanza e il ruolo delle tecniche di apprendimento automatico nell'informatica attuale.
Sfide a premio esistono da tempo anche per celebri problemi matematici (Riemann hypothesis, Poincaré conjecture, Hodge conjecture, Swinnerton-Dyer conjecture, solution of the Navier-Stokes equations, formulation of Yang-Mills theory, P=NP) ma la rete rende l'approccio praticabile su larga scala.

Il fenomeno di appaltare a esperti esterni attività di sviluppo avanzato si sta diffondendo ampiamente, ed è una forma di crowdsourcing, che alcuni chiamano "Prize economics", dove si offrono incentivi competitivi ad esterni come alternativa alla ricerca e sviluppo interna.

Alcune aziende si sono specializzate nell'organizzare tali attività.

Innocentive (http://www.innocentive.com/) ha creato il primo Open Innovation MarketPlace, dove fare incontrare la domanda e l'offerta per lo sviluppo di innovazioni. Chiunque abbia un problema complesso da risolvere lo propone come sfida ad una platea di oltre 160.000 esperti di tutti i settori.

All'altro estremo c'è Amazon Mechanical Turk (https://www.mturk.com/) su cui di solito vengono proposte attività più semplici, da svolgere in poco tempo, ma da parte di centinaia di persone.

In tempi di scarsità di risorse per la ricerca, vale la pena riflettere seriamente su modalità alternative a quelle tradizionali, modalità che possano incentivare sia chi finanzia (garantendogli i risultati), sia chi fa ricerca (a mettersi maggiormente in gioco).

Molte conferenze internazionali organizzano già competizioni su obiettivi tecnico-scientifici: basterebbe che le agenzie di finanziamento contribuissero fondi per assegnare premi in queste competizioni, riducendo i finanziamenti a pioggia.

Wednesday, April 08, 2009

GM da Hummer a Segway

La GM, dopo aver lanciato prodotti come Hummer (http://www.hummer.com/) che l'hanno portata sull'orlo del fallimento e di cui mesi fa è stata costretta a chiudere la produzione, e come sottoprodotto aver contribuito a inondare le nostre città dei veicoli più assurdi che siano mai stati concepiti, ha annunciato ieri un veicolo elettrico a due ruote in collaborazione con Segway, a sua volta un fallimento commerciale:

http://motori.corriere.it/varie/09_aprile_07/segway_gm_65729a00-2380-11de-aefc-00144f02aabc.shtml

La svolta non salverà né GM né Segway: il problema infatti non sono i prodotti, ma la mentalità dei consumatori che sono stati imbambolati per anni dal mito del trasporto individuale e dagli amministratori che li hanno assecondati.

Fate un po' caso a tutte, dico tutte, le pubblicità di automobili: mostrano macchine che circolano in assoluto silenzio attraverso spazi vergini, accompagnate da musiche celestiali.
Quanto di più lontano dalla realtà di auto rumorose e inquinanti che verranno usate principalmente in ingorghi urbani.

Nessun PUMA o Segway potrà circolare serenamente in mezzo al traffico urbano: oltretutto poi dove lo si parcheggia?

La soluzione in realtà passa attraverso un completo ripensamento delle politiche dei trasporti, in cui ciascun mezzo è riservato ad uno specifico ambito dove gli altri non sono ammessi.

Quindi aerei per la lunga distanza, treni per la media, auto per il punto-punto sulla media distanza, autobus e bici in ambito urbano.

Pertanto le strade cittadine dovrebbero essere riservate interamente ai trasporti pubblici e alle biciclette.
Niente auto parcheggiate per le strade. Non sono state concepite per questo le strade dei nostri centri storici: immaginatevi le strade com'erano fino al 1900, non erano certo depositi per carri.
Le auto si dovrebbero fermare ai limiti delle città, in appositi parcheggi scambiatori.
Nei parcheggi, oltre a connessioni a navette e metropolitane, dovrebbero insediarsi stazioni di sharing di biciclette, Segway o simili, che si possono lasciare a destinazione in altre stazioni dislocate per la città.

Il bike sharing ha avuto grande successo in paesi più civili del nostro, molto meno da noi in cui viene lamentato un alto tasso di vandalismo, con bici distrutte o gettate nei navigli.

La gestione del bike-sharing ha costi non indifferenti: a Barcellona per esempio circolano in continuazione furgoncini che raccolgono bici dalle stazioni più affollate e le spostano in quelle vuote (http://www.bicing.com/).
Probabilmente in città più piccole come Pisa, una soluzione potrebbe essere di fare pagare un piccolo extra a chi non rientra con la bici nella stessa stazione da cui è partito.
Questo garantirebbe che nei parcheggi scambiatori ci sia sempre un numero adeguato di bici a disposizione.

Quanto alle auto, bandite assolutamente dalla città, a meno di pagare un alto ticket di ingresso, ma solo per raggiungere un determinato posto per poi uscire e fermarsi in un parcheggio esterno.
Questo consente a chi deve fare consegne di muoversi in città, ma non di fermarsi e sostare.

L'ammistrazione comunale risparmierebbe e guadagenerebbe contemporanemante: invece di dover mandare in giro vigili a fare multe a chi parcheggia irregolarmente, riceverebbe automaticamente entrate dai ticket; una specie di pagamento anticipato per chi fa uso di una risorsa pubblica.
Naturalmente ci possono essere gli sponsor: per cui gli alberghi si potranno accollare il costo del ticket per chi va da loro, un negozio idem per chi va a ritirare un prodotto, ecc.
Le entrate servirebbero al Comune per rifare la pavimentazione, che adesso è totalmente inadatta alle due ruote.
A Barcellona la pavimentazione di strade e marciapiedi è liscia; a Pisa dove non è terribilmente sconnessa, è fatta da pietre con profonde scanalature.
In piazza Dante si fa fatica persino a camminare: invece con una pavimentazione liscia si favorisce anche l'uso di carrelli per la spesa o di valigie con le ruote.

I servizi di mobilità andrebbero poi integrati con dei buoni servizi informativi: per esempio poter ricevere via rete informazioni istantanee su viabilità, tempi di arrivo degli autobus, disponibilità, ecc.
Il Bicing di Barcellona ti segnala via SMS dove trovare bici disponibili vicine a dove ti trovi, sfruttando la localizzazione GPS di telefonini.

Mille altre idee possono venire in mente, se solo si comincia a far qualcosa, buttando via l'idea antiquata del trasporto in auto.

Wednesday, April 01, 2009

Lungarno Arcobaleno

Sui portoni delle case del nostro lungarno sono stati affissi degli avvisi con lo stemma del Comune di Pisa, in cui si informa che il consiglio ha deliberato in data 23/3 di aderire all'iniziativa dell'Anno per la Pace con un segno visibile, consistente nel dipingere nei colori arcobaleno le facciate del Lungarno Gambacorti.
Si parte dal palazzo della Fondazione CRP che è già blu e si procede con il verde per il nostro fino al rosso finale.
È presente una foto ritoccata che mostra l'effetto finale:

http://lungarnoarcobaleno.org/

Sono poi indicati i codici dei colori da usare: per il nostro si tratta del verde borracina.
Infine si spiega che i lavori dovranno essere completati entro il 30/4/2009.

Le vicine sono in subbuglio e preoccupate per i costi.

PS.
Naturalmente oggi è il 1 aprile.