Wednesday, December 21, 2011

corsa alla voce

Come c'era da aspettarsi, le aziende stanno cominciando a capire le possibilità rivoluzionarie dell'uso del linguaggio nelle interfacce.

Il movimento è stato accelerato dall'acquisto di Siri da parte di Apple e dal suo utilizzo su iPhone.

Adesso le aziende stanno facendo la corsa ad accaparrarsi le aziende specializzate del settore.
Nuance, dopo l'acquisto di Loquendo, adesso compra Vlingo, una startup di Boston.
Nuance Mobile's senior vice president Mike Thompson said that "virtually every mobile and consumer electronics company on the planet is looking for ways to integrate natural, conversational voice interactions into their mobile products, applications, and services," and said the acquisition of Vlingo would "accelerate the pace of innovation to meet this demand."
Immagino che Telecom Italia si stia rodendo le unghie per aver ceduto un'azienda strategica come Loquendo, tra l'altro a un prezzo irrisorio.

Anche noi negli ultimi 12 anni abbiamo sviluppato una tecnologia di text analytics (Tanl) di primissimo livello, necessaria per interpretare i testi dopo il riconoscimento vocale. È deprimente che non la si riesca a portare sul mercato.

Sunday, December 11, 2011

veronesi tuto mato

In Veneto si dice "veronesi tutti matti", ma qui mi riferisco al prof. Sandro Veronesi, celebre oncologo ed ex ministro della Salute.
Veronesi gode di gran fama di scienziato, ma la mia stima in lui era già scesa parecchio quando aveva accettato di presiedere la Commissione per la Sicurezza Nucleare, su invito del governo Berlusconi.
Veronesi dichiarava una fede assoluta nel nucleare, che stride di per sè con il principio scientifico del dubbio e inoltre ignorava molteplici fatti scientifici che rendono la scelta nucleare attualmente impraticabile.
Infattii Veronesi parve ricredersi dopo l'incidente di Fukushima e rinumciò alla carica nella commissione, che poi comunque venne sciolta.

Ieri sera però ho sentito Veronesi intervenire alla trasmissione "E se domani" su Rai3 sul tema della carne nella dieta umana, un tema più consono alla sua preparazione di medico.
Anche qui però ha usato impropriamente la statistica, sostenendo che il consumo di carne pone a rischio di cancro, citando studi che indicano una più alta incidenza di cancro nelle popolazioni che consumano carne.
Veronesi dovrebbe sapere che correlazione statistica non implica un rapporto di causa effetto.
Inoltre si è espresso contro l'ipotesi che la scoperta della cottura abbia consentito all'Homo Herectus del pleistocene di sviluppare il cervello e le sue capacità intellettuali. Poiché la carne cotta è più digeribile, il consumo di carne avrebbe consentito ai nostri antenati di poter dedicare meno tempo a procacciarsi cibo o a digerire rispetto ad altre razze.
Veronesi confutava questa tesi con argomenti statisticamente irrilevanti, tra cui il fatto che Leonardo e Einstein fossero vegetariani e che che tra gli indiani, che sarebbero vegetariani, ci sono molti con alto quoziente intellettivo.
Ora Einstein divenne vegetariano negli ultimi suoi anni di vita.
Quanto a Leonardo, si inferisce soltanto da alcuni comportamenti che potesse essere vegetariano ed altri ipotizzano persino che la dieta vegetariana possa essere stata correlata all'emiparesi che lo colpì negli ultimi anni.
Infine le abitudini vegetariane degli indiani variano nel tempo e a seconda delle religioni.

In ogni caso, esempi isolati non sono sufficienti per rigettare un'ipotesi scientifica sull'evoluzione della specie:
There is little evidence to the contrary that animal foods have always played a significant role in the diets of all hominin species. Increased reliance on animal foods not only enabled for enhanced encephalization and its concomitant behavioral sophistication, but this dietary practice also permitted colonization of the world outside Africa.

Saturday, December 03, 2011

monti nomen

Monti ha scelto bene i suoi ministri, ma forse si poteva fare di meglio (nomen omen):

Ministro per l 'Ambiente: Cleanit (invece di Clini)
Ministro dell'Interno: Scoppola (invece di Cancellieri)
Ministro della Giustizia: Cancellieri (invece di Di Benedetto)
Ministro della Difesa: Trapattoni (Di Paola)
Ministro per lo Sviluppo Economico: Cresci (Passera)
Ministro del Lavoro: Stanca (Fornero)
Ministro dell'Istruzione: Dotti (Profumo)
Ministro della Salute: Curato (Balduzzi)
Ministro per la Cultura (con delega allo Spettacolo): Carnevale (Ornaghi)
Ministro per gli Affari Europei: Tedesco (Milanesi)
Ministro per gli Affari Regionali: Gnudi, con segretario Affamati (Gnudi)
Ministro per la Coesione: Colla (Barca)
Ministro per le Politiche Agricole: Pianta (Catania)

borghi e sobborghi

Segnalo questo articolo del NYT: The Death of the Fringe Suburb

Pisa è la versione toscana di questo fenomeno: con migliaia di famiglie che si sono trasferite in passato nei dintorni e che affollano la città in macchina tutte le mattine (quando vengono al lavoro) e le notti (quando vengono a divertirsi), provocando in un centro minuscolo una densità di auto tra le più alte d'Italia.
Il centro è stato lasciato agli studenti, per case spesso malamente mantenute e dagli affitti esorbitanti.

Forse non è più il caso di puntare su Fiat per il rilancio economico e di convincere i sindacati che si mettano l'anima in pace.
Lo sviluppo è altrove.

Bisogna investire in piste ciclabili, trasporti pubblici, car/bike sharing e riqualificazione dei centri storici.
Rifare le pavimentazioni con pietre levigate, affinché si possano usare strumenti a ruote: trolley, passeggini, pattini, skateboard. Come hanno fatto a Barcellona, non usando pietre scavate da profondi solchi come hanno fatto in piaza Dante, che richiede scarponi da montagna per l'attraversamento, e un po' meglio in corso Italia.
Non basta limitarsi a chiudere le buche per evitare gli incidenti come quello alla collega Marilisa, che costano al comune molte migliaia di Euro in risarcimenti

Bisogna allargare i marciapiedi, che negli anni dell'auto sono stati ridotti ai minimi termini, fino al caso limite da 30 cm qui in lungarno, a fianco della chiesa di S. Cristina. E se a quel punto non c'è spazio per le auto, ci si rassegni e si chiuda la strada: non era stata prevista per il traffico dei veicoli e per secoli la città è sopravvissuta ugualmente.
L'effetto paradossale è che per facilitare le auto, si sono obbligati i pedoni a camminare sulle strade, un'abitudine inveterata nei pisani, che ormai lo fanno anche dove i marciapiedi ci sono.
Di conseguenza il traffico delle auto si rallenta, ottenendo l'opposto dello scopo e provocando disagi a tutti.
Inoltre vanno interrati gli scarichi delle grondaie.
Quando piove a Pisa non si può camminare perché ci sono rivoli d'acqua ogni 3 metri da attraversare con gli stivali.

Basta andare in una qualunque media città a nord degli Appennini (Modena, Reggio Emilia, Udine per citare le ultime che ho visitato) per notare la differenza tra il decoro di queste e la sciatteria di Pisa.

Invece di mandare le startup a Ospedaletto o Navacchio, occorre creare spazi in centro per nuove aziende vicine all'università.