Monday, April 25, 2011

vita e morte del CD

Oggi è morto Norio Ogha, considerato uno dei padri del CD. In realtà la tecnologia fu sviluppata in Europa dalla Philips.

Lessi il primo articolo sulla tecnologia laser sulla rivista Wireless World nel 1970.

Lo scopo del progetto originale, sviluppato intorno al 1967 dal Philips Natuurkundig Laboratorium (Philips Physics Research Laboratory - Natlab) era la registrazione video e si chiamava LaserVision.
Verso il 1980 dei lettori LaserVision vennero prodotti dalla Pioneer.
Nicholas Negroponte al MIT li utilizzò nel suo progetto di Architecture Machine in applicazioni avanzate.
In un disco di dimensioni di un LP, Negroponte aveva messo le riprese di tutte le strade della città di Aspen: si poteva girare interattivamente per la città, come si fa oggi con Google Street View.

In seguito gli ingegneri della Philips decisero che omettendo le immagini, potevano creare un'alternativa agli LP e in collaborazione con Sony nacque il CD.

Ci furono lunghe discussioni sul formato digitale da usare, ad esempio se usare 14 o 16 bit. Alla fine prevalse il PCM encoding a 16 bit con sampling a 44kHz, che assicura adeguata fedeltà.

Sony contribuì al successo del CD introducendo nel 1984 un lettore portatile, un incredible concentrato di tecnologia in 13 cmq. Gianfranco Prini ne portò uno dei primi a Pisa di ritorno da un viaggio a Tokio, commentando che conteneva più tecnologia che un computer Digital Vax 780, che a quel tempo occupava 6 metri cubi.

La BBC riporta un buon resoconto degli inizi della storia.
 
È curioso che la morte di Ogha coincida con la morte del CD, ormai superato dalla rete come mezzo di diffusione della musica. Molti computer non montano nemmeno più i lettori ottici, di cui si può tranquillamente fare a meno.

Thursday, April 21, 2011

quel genio di Tremonti

Straordinaria idea di Tremonti, che riesce a prendere due piccioni con una fava:
ridurre i costi del suo ministero e ridurre la corruzione (sempre del suo ministero).

Tremonti lo ottiene riducendo il numero delle ispezioni della Guardia di Finanza alle aziende, naturalmente su invito delle aziende stesse, le quali ringraziano calorosamente.
Suggerisco al ministro di abolire del tutto le ispezioni, che così si risparmia ancor di più e si sconfigge definitivamente la corruzione.
Pensate quanto si risparmia eliminando la GdF: personale in meno, auto grigie in meno, ecc.

Dopo aver fatto finta di ravvedersi sull'evasione fiscale, ritenuta uno dei problemi più seri per l'economia italiana, Tremonti è tornato sulla linea dei condoni, delle concessioni, degli scudi fiscali che è quella che rientra più nelle sue corde di commercialista, consulente degli evasori.

Del resto, il suo cambiamento di rotta sull'evasione è durato solo poche settimane, il tempo di qualche dichiarazione ad effetto ai giornalisti o per avere una pacca sulle spalle dai suoi colleghi europei.

È pazzesco che al ministro non venga nemmeno in mente che se le aziende corrompono la Guardia di Finanza, qualcosa da nascodere evidentemente ce l'hanno e che sarebbe compito suo assicurare che la GdF non sia corrotta e svolga le ispezioni con efficienza.

a loro insaputa

Dopo il caso del ministro per lo Sviluppo Economico Scajola, che si è dimesso dopo aver scoperto che qualcuno "a sua insaputa" gli aveva comprato un appartamento con vista Colosseo, ecco il caso del ministro per Istruzione Università e Ricerca, Maristella Gelmini, che afferma che il ministro dell'Economia Tremonti non le avrebbe detto dei tagli 4,5 miliardi ai fondi per l'istruzione per ciascuno dei prossimi tre anni, secondo quanto previsto dal DPEF appena presentato in Consiglio dei Ministri.

Ma quanto insipienti sono i nostri ministri?